UN VIAGGIO INCREDIBILE
La collezione di diapositive su vetro dipinte a mano di Carl Simon
L’esposizione si compone di 53 riproduzioni digitali di diapositive in vetro colorate a mano con immagini di viaggio (America, Europa, Nord Africa, Cina, Giappone, India, etc.) dei primi del ‘900 provenienti dalla collezione di Carl Simon, riscoperta nel 2011 a Dusseldorf e conservata dall’agenzia tedesca United Archives. Le foto venivano proiettate nei cinema tedeschi nei primi decenni del ‘900 con l’intenzione di consentire, a chi non poteva viaggiare perché privo di risorse, di poter vedere le meraviglie del mondo. L’archivio di Carl Simon è un tesoro rimasto nascosto per 60 anni. Nel 2011 è stato riscoperto nella stanza di un vecchio magazzino nel quartiere di Unterbilk a Dusseldorf: circa 23.000 diapositive in vetro, in grandissima maggioranza colorate a mano, perfettamente conservate in 200 scatole di legno, 2 proiettori originali, attrezzature e numerosi scritti utilizzati durante le proiezioni in pubblico.
Carl Simon (1873 – 1952) comincia a occuparsi di fotografia collaborando prima con la compagnia tedesca Liesegang quindi fondando una propria società, la Lichtbild-Anstalt Carl Simon & Co., che forniva servizi alla nascente industria della fotografia. Ben presto inizia a collezionare diapositive in vetro dipinte a mano realizzate per lo più nei primi 3 decenni del ‘900. Ha un progetto in testa: mostrare le meraviglie del mondo al grande pubblico. Allestisce perciò uno spettacolo - composto di foto proiezioni, musica e un testo recitato - che porta in giro per i cinema tedeschi. Quando muore è il figlio Heinz a portare avanti la tradizione di famiglia fino alla diffusione di massa degli apparecchi televisivi alla fine degli anni ’60. Le immagini, mirabilmente dipinte a mano dagli artisti dell’epoca, portano il pubblico in viaggio in Europa (Germania, Italia, Francia, Olanda, etc.), America (U.S.A e Brasile), Africa del Nord (Egitto, Marocco), Estremo Oriente (Cina, Giappone), Tibet e India.
Dipingere a mano le foto è un’arte che ha inizio con la storia stessa della fotografia. Riprodurre la realtà solo in bianco e nero viene infatti da subito vissuto come un limite prima ancora che come una nuova opportunità di espressione artistica. Ma in attesa che il successo arrida ai ricercatori che cercano invano di inventare una tecnica per riprodurre anche i colori (meglio se economica), per ovviare alla mancanza i produttori di immagini si rivolgono ad artisti e artigiani, che rispondono prontamente alla nuova esigenza mettendo il loro know how al servizio del nuovo mezzo. Si sviluppa così una forma d’arte inedita e figlia dei tempi moderni, capace di raggiungere sorprendenti esiti artistici, ma poco studiata dalla critica e ancora meno conosciuta dal grande pubblico: quella della coloritura a mano delle immagini su carta o lastra di vetro. Una forma d’arte che trova agli inizi un’applicazione discreta con il fotoritocco ai ritratti. Che successivamente viene utilizzata esplicitamente e soprattutto nelle immagini di viaggio, reportage, erotismo e pornografia. E che infine si smarrisce con la fine degli anni ‘30 del ‘900 con il diffondersi delle prime pellicole a colori e soprattutto il mutare dei gusti del pubblico.
A cura di:
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Una produzione di:
Immagini di:
Carl Simon Collection / United Archives / AGF
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foto sfondo pagina © United Archives / A.G.F.